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Pio di Savòia). Antica famiglia feudale emiliana che tenne la
signoria della città di Carpi dal 1319 al 1525. Da numerosi studiosi
è stata avanzata l'ipotesi che la famiglia avesse origini comuni a quelle
dei Savoia. Al centro di una potente consorteria e proprietaria di numerosi
possedimenti nella regione, la famiglia deve il suo nome probabilmente a
Pio, che tenne la carica di podestà del comune di Modena dal 1177
al 1178. Nel 1319
Manfredo divenne signore di Carpi, che da allora rimase
in possesso della famiglia. Signore di Modena dal 1333 al 1336, Manfredo la
dovette infine cedere agli Este, ma riuscì a mantenere il possesso di
Carpi. Nel 1418 la famiglia si divise in tre rami, che presero il nome dai tre
discendenti di Manfredo:
Alberto I,
Galasso II e
Gilberto. Alberto divenne successivamente alleato dei Savoia nei loro
tentativi di impadronirsi del territorio di Milano e per tale motivo Ludovico di
Savoia concesse alla famiglia emiliana il diritto di aggiungere al proprio nome
l'appellativo della dinastia sabauda. Successori di Alberto furono dapprima
Lionello e quindi
Alberto II soprannominato
il Dotto, nipote di Pico della Mirandola. Protettore di artisti e di
letterati, Alberto fu amico personale di Ludovico Ariosto e dello stampatore
Aldo Manuzio ed entrò in corrispondenza con Erasmo da Rotterdam. Vicino
ai papi Leone X e Clemente VII, si schierò a fianco di Francesco I contro
Carlo V. In seguito alla vittoria degli imperiali, venne privato del feudo di
Carpi che fu occupato dalle truppe di Prospero Colonna, fedele all'imperatore.
Ad Alberto II succedette
Lionello II e in seguito
Rodolfo, che
divenne vescovo e poi cardinale (1536). A Rodolfo, decano del Sacro Collegio, si
opposero i cardinali legati alla Francia, che gli impedirono di essere nominato
papa (1559). Gli altri due rami della famiglia continuarono a esistere anche
dopo l'estinzione del ramo albertino, avvenuta nel XVI sec. Il ramo galassino
venne assimilato nella dinastia dei Savoia e il ramo gilbertino ottenne, nel XVI
sec., la signoria della città di Sassuolo, estinguendosi successivamente
nel corso del XVIII sec., dopo aver legato la propria politica a quella degli
Estensi.